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IL RUMORE DEL SILENZIO

"Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche"

Usare il corpo, divertendosi, per fare oggetti, ambientazioni, animali, ma anche

personaggi diversi dai soliti.

Imparare la mimica e l'espressività senza (possibilmente) diventare una macchietta.
Sarà un lavoro per sentirsi a proprio agio, anche se non si usano le parole e capire che
LESS IS MORE  è meglio e possibile.
Lavoro prettamente fisico, ma che non ha limitazioni di capacità fisiche. Ogni
partecipante sa cosa può fare e può adattarsi al tipo di lavoro in base alle proprie
caratteristiche. Quindi si lavorerà anche sul sentirsi comodi nella propria fisicità e non limitati!

 

 

BIO

Nata nella provincia modenese nel 1981 e sempre stata interessata ad ogni tipo di arte. Ha incontrato il teatro d'improvvisazione un'estate del 2007.
Dopo la prima lezione di prova con ImproG, l'improvvisazione è diventata il suo centro d'interesse.
A seguito del biennio percorso con gli insegnanti di Improg quali Roberto Rocchi, Aldo Carboni, Daniele Ferrari ed essere entrata nella categoria amatori, oltre alle lezioni settimanali si interessa, nel tempo, ai vari raduni organizzati dal circuito match, potendo così assaggiare
diversi argomenti come la Commedia dell'arte o la Clownerie.
Si è interessata dal 2008 ad un percorso (mai abbandonato) di long form, principalmente con l'insegnante Lea Landucci. L'uso del corpo, della voce, dell'espressività, dei personaggi e dell'istinto sono stati principalmente sviluppati in questo percorso, rendendola un'
improvvisatrice più consapevole, ordinata e determinata.
A seguito, per Barbara, ecco un altro fortunato incontro nel 2010. Quello con Antonio Vulpio il quale ha dato al suo approccio improvvisativo e teatrale, nuove chiavi di lettura e nuove ispirazioni.
Successivamente altri incontri più brevi, ma comunque importanti per la sua formazione sono stati con Omar Galvan (2011 e di nuovo nel 2018), maestro del monologo improvvisato e la creazione di storie partendo da piccoli spunti, Mila Moretti con il lavoro ispirato a Striendberg e Daniela Morozzi con la gestione dei tempi lungi in improvvisazione, fino a passare ad altri tipi di discipline per poter approfondire molti degli argomenti correlati al palcoscenico, quali il canto e il Contact improvvisation.
Sempre nell'ambito dell'improvvisazione ha avuto il piacere di seguire, per alcune giornate, le lezioni di Marta Borges e Pedro Borges di Os Improvaveis (2019), per poi trovarsi con loro sul palco in uno spettacolo multilingue.
Sempre alla ricerca di nuovi spunti di lavoro e crescite attoriali si interessa anche al teatro su testo con Antonietta Centoducati (2012) e successivamente con Davide Bulgarelli e Tony Contartese (2014). Altri incontri di ispirazione importanti, sono stati con Stefano Cenci (Dimensioni Parallele) e la Compagnia Tradito/Rendina (2013 e 2014) che ha per base di lavoro la scrittura collettiva e
l'uso del corpo al di là dell'usuale. Parte importante per il suo percorso è la partecipazione ai Match d'improvvisazione teatrale in
diversi paesi europei francofoni come Lussemburgo (2009), Francia (2010) e Belgio (2010, 2012 e 2019).
Dal 2009 collabora attivamente con il movimento Vday – i Monologhi della Vagina, per la messa in scena dello spettacolo di beneficenza contro la violenza sulle donne e One Billion rising per la sensibilizzazione. Fiera di questo progetto lo supporta con grande forza insieme a molte altre attrici, e amiche emiliane e non occupandosi della parte registica principalmente e per dare la giusta“carica” e supporto alle partecipanti. Dal 2014 fa parte della compagnia piacentina Traatori con lo spettacolo Hosteria e Harold in versione rivisitata. 

Da qualche anno insegna improvvisazione agli allievi della scuola di Modena per ImproG e Piacenza per Traattori. La sua specialità sono l'uso del corpo come forma di comunicazione e la gestione della realtà di palco, dalle emozioni agli “oggetti” (attenzione a come impugnate le pistole in scena o vedrete il mostro che è in lei!) . Barbara dice “L'improvvisazione non finisce mai di avere cose nuove da insegnare e non smette mai di stupirmi. Una fonte inesauribile di lavoro e di studio per fortuna mia! Una disciplina infinita, una emozione infinita!

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