
TUTTI noi saremo sulla scena TUTTO IL TEMPO.
Zero tempo in panchina, zero possibilità di dirci qualcosa, zero tempo per guardare
scene invece di farle.
Nell'improvvisazione solitamente lasciamo lo spazio vuoto... possiamo riempirlo? possiamo essere oggetti,
paesaggio, tempesta... e mettere ancora a fuoco i protagonisti di una storia? Quello
Possiamo continuare a utilizzare le risorse di un coro greco oggi? Come fermiamo il
caos ed entriamo tutti insieme nella calma?
Lavoreremo sul ritornello, disegnando spazi con il corpo, troveremo modi
diverso dal dare e rubare focus, banchi di pesci, evocazioni di gruppo,
il cervello collettivo... insomma l'ascolto!
MEGLIO BEN ACCOMPAGNATO
BIO
Diego Ingold è nato a Palma di Maiorca il 2 dicembre 1983. Fin da giovanissimo si sente profondamente attratto dal palcoscenico e dalla recitazione. Unirà gli studi liceali presso l'Istituto Josep María Llompart con la sua iniziazione al teatro. Dopo aver studiato alla Escol·la Llotja di Barcellona, ha continuato la sua formazione presso la Escola Superior d'Art Dramàtic de les Illes Balears (ESADIB), per proseguire poi la sua formazione presso la 'Escola Superior de Disseny' di Barcellona. Ritornò a Maiorca e fondò, insieme ad altri giovani alternativi, il gruppo "Lacorner", in cui dimostreranno il loro movimento artistico incentrato sull'arte interventista, sull'arte povera, sull'arte urbana e ribelle.
In esso riuniscono diverse discipline, pittura (Flavia Gargiulo), fotografia (Mamen Mata), video, recitazione e cinema. Il gruppo si sciolse nel 2010, quando furono sfrattati dai locali in cui lavoravano un anno dopo la sua fondazione. Artisti affermati come il fumettista e illustratore Pere Joan, riconoscono grande merito e grande qualità lavorativa nel lavoro di questi giovani artisti. Nel 2011 espone 'Illustrated Garbage' alla galleria Sampol Sampol, insieme a Fumantwo; È stata la mostra che ha ottenuto il maggior successo della galleria nei suoi 4 anni di vita. Da quel momento in poi Diego si dedicò sempre più alla sua grande passione, che è il teatro, e formò il gruppo teatrale Trampa Teatre; ma non abbandona la sua attività nelle arti plastiche e nelle installazioni. Oggi è uno dei giovani artisti più riconosciuti sulla scena maiorchina che intende l'arte come un prodotto di autorealizzazione e linguaggio comunicativo, lontano dalla speculazione, dal classismo e dall'elitarismo.